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Il Valpolicella smette di essere il solito stereotipo.
A partire dal profumo.
Le note percepite sono composizione che amplifica all’olfatto ogni sentore e che si trasforma in
sinfonia una volta raggiunto il palato.
Quarantamila, le bottiglie prodotte all’anno.
l’Amarone è il vino rappresentativo.
E’ simbolico. Emblematico.
E’ arte che elargisce emozione.
Ha un potenziale enorme che predice crescita e miglioramento, eppure mai un vino ha lambito tale perfezione.
Ventimila, le bottiglie prodotte all’anno.
Se terra e clima raggiungono una simbiosi così totale da concedere alla luce del sole il frutto migliore,
si produce un terzo vino, un vino dolce,
un Recioto, centellinato in un numero limitato di bottiglie di Vigna Seré.
Vigna Serè
Amarone
Valpolicella
Lode al rigore, alla pazienza ed alla precisione,
per un Valpolicella fuori dagli standard
VALPOLICELLA
Il Valpolicella Superiore è frutto dei medesimi e rigorosi criteri adottati per produrre l’Amarone.
Dall’annata 2002, le uve che diventano Valpolicella subiscono un appassimento di circa un mese e mezzo.
Ne nasce un vino intenso ed aromatico,
di categoria differente rispetto a quella in cui
storia e territorio lo schierano.
Al palato presenta note di vaniglia. Mirtillo. Di mora. Di ciliegia. Di cioccolato. Di spezie dolci e confettura.
Questo è un vino adatto ad accompagnare ed esaltare piatti grassi a base di carne rossa,
carne alla brace e brasati e
che ben si sposa con formaggi stagionati e di carattere.
TERRENO: Di origine alluvionale, composto per il 70% da ghiaia, 15% limo e 15% argilla.
PERIODO DI RACCOLTA:Da metà settembre alla fine di ottobre, dopo la selezione dei grappoli migliori, sui quali si esegue una minuziosa cernita manuale al fine di asportare tutti gli acini meno pregiati. L’uva raccolta viene posta in plateaux di plastica e fatta riposare per 45 giorni in ampi locali aperti, dove un innovativo sistema di ventilazione mantiene
un flusso d’aria elevato e capillare.
UVAGGIO: 70% Corvina e Corvina grossa, 20% Rondinella, 5% Croatina, 5% Oseleta.
PIGIATURA: Solitamente inizia nei primi giorni di novembre, dopo aver svolto un’ulteriore cernita manuale su ciascun grappolo, con lo scopo di rimuovere tutti i chicchi che si sono avariati durante il periodo di appassimento.
FERMENTAZIONE: In vasche di acciaio a temperatura controllata (circa 28 gradi), dotate di un sofisticato impianto computerizzato che permette di effettuare delle follature automatiche per un periodo di circa quindici giorni, compresa la macerazione finale di due giorni.
AFFINAMENTO: Dopo la svinatura, il Valpolicella sosta per qualche giorno in serbatoi d’acciaio inox
che, grazie alla loro forma particolare, consentono una facile decantazione.
Successivamente, il vino viene fatto maturare in barriques nuove per 24 lunghi
mesi.
IMBOTTIGLIAMENTO: E’ la fase finale del processo produttivo. Avviene dopo aver concluso l’assemblaggio delle varie barriques nonché la filtrazione della massa così ottenuta.
Un ulteriore affinamento di 36 mesi in bottiglia precede la messa in commercio del prodottofinito.
sCHEDA vINO
Descrizione
Lode ad un Amarone che lascia senza verbo
un vino che elargisce emozione
AMARONE
I grappoli migliori di vitigni con età superiore
ai dieci anni sono disposti all’appassimento
per la produzione
dell’Amarone.
Potenza, vigore, eleganza. Emblematico sunto della filosofia Dal Forno Romano, alla complessità esemplare di questo
vino va stretta persino la collocazione nella categoria di vini definiti da meditazione.
Un’opera all’olfatto, un’arte al palato. Vaniglia. Amarene. Mirtilli. Cioccolato. Tartufo, tabacco e cuoio.
L’Amarone si assapora da solo. Tuttavia,
i piatti a base di selvaggina ringrazieranno.
TERRENO: Di origine alluvionale. Composto per il 70% da ghiaia, 15% limo e 15% argilla.
PERIODO DI RACCOLTA:Da metà settembre verso la fine di ottobre, dopo la selezione dei grappoli migliori,
sui quali si esegue una minuziosa cernita manuale al fine di asportare tutti gli acini meno pregiati.L’uva raccolta viene posta in plateaux di plastica e fatta riposare per
tre mesi in ampi locali aperti, dove un innovativo sistema di ventilazione mantiene un flusso d’aria elevato e capillare.
UVAGGIO: 60% Corvina, 20% Rondinella, 10% Croatina, 10% Oseleta.
PIGIATURA: Mediamente inizia verso la metà di dicembre,dopo aver svolto un’ulteriore
cernita manuale su ciascun grappolo, con lo scopo di rimuovere tutti i chicchi che si
sono avariati durante il periodo di appassimento.
FERMENTAZIONE: In vasche di acciaio a temperatura controllata (circa 28 gradi), dotate di un
sofisticato impianto computerizzato che permette di effettuare delle follature
automatiche per un periodo di circa quindici giorni, compresa la macerazione finale
di due giorni.
AFFINAMENTO: Dopo la decantazione, a metà gennaio, l’Amarone, che ha con sé ancora un residuo
zuccherino, viene messo in barriques nuove, dove riprende una lentissima attività fermentativa che si protrae per ulterioridiciotto mesi. La sosta totale in barriques
dura 24 mesi totali.
IMBOTTIGLIAMENTO: E’ la fase finale del processo produttivo. Avviene dopo aver concluso l’assemblaggio
delle varie barriques nonché la filtrazione della massa così ottenuta. Un ulteriore affinamento di 36 mesi in bottiglia precede la messa in commercio del prodotto
finito.
sCHEDA vINO
Descrizione
Lode ad un vino dolce con una storia millenaria
per il recioto Vigna Seré padre dei vini
VIGNA SERE'
Punta di diamante, unico nel suo genere, il Vigna Serè
è Recioto, vino simbolo di Verona.
E’ perfetta sintesi della passione, la dedizione e l’esperienza che la realtà Dal Forno Romano ha maturato in anni di
lavoro.
Questo vino gode d’opulenza e di densità, di dolcezza e di eleganza.
Al palato si distinguono note di prugne,
di amarene, di lamponi, di cioccolato, di caffè
e di un fondo di vaniglia.
Il Vigna Seré sa bene come valorizzare il blue cheese (formaggio verde) ed è compagno ideale del soufflé
al cioccolato
fondente.
TERRENO:
Situato nel comune di Tregnago, ad un’altitudine di 350
metri s.l.m., il terreno si distingue per la sua particolare
costituzione franco-argillosa di matrice calcarea.
Il vigneto è orientato in direzione est–ovest.
PERIODO DI RACCOLTA:
Da metà settembre alla fine di ottobre, dopo la selezione dei
grappoli migliori, sui
quali si esegue una minuziosa cernita
manuale al fine di asportare tutti gli acini
meno pregiati.
L’uva raccolta viene posta in plateaux di plastica e fatta riposare
per
4 mesi in ampi locali aperti, dove un innovativo sistema
di ventilazione mantiene
un flusso d’aria elevato e capillare.
UVAGGIO: 55% Corvina, 15% Rondinella, 20% Croatina, 10% Oseleta.
Le uve destinate al Vigna Seré
provengono esclusivamente da vigneti che hanno superato un’età minima di 10 anni. È importante sapere che questo non è un vino prodotto tutti gli anni, ma solo quando le condizioni climatiche sono ottimali al punto da rendere l’annata eccezionale.
PIGIATURA: Di media, avviene verso la metà di gennaio, dopo aver svolto un’ulteriore cernita manuale su ciascun grappolo, con lo scopo di rimuovere tutti i chicchi che si sono avariati durante il periodo di appassimento.
FERMENTAZIONE: In vasche di acciaio a temperatura controllata (circa 28 gradi), dotate di un sofisticato impianto computerizzato che permette di effettuare delle follature automatiche per un periodo di circa quindici giorni, compresa la macerazione finale di due giorni.
AFFINAMENTO: Dopo la svinatura, il Vigna Sere' sosta per qualche giorno in serbatoi d’acciaio inox che, grazie alla loro forma particolare, consentono una facile decantazione. Successivamente, il vino viene fatto maturare in barriques nuove per 24 lunghi
mesi.
IMBOTTIGLIAMENTO: E’ la fase finale del processo produttivo. Avviene dopo aver concluso l’assemblaggio
delle varie barriques nonché la filtrazione della massa così ottenuta. Un ulteriore affinamento di 36 mesi in bottiglia precede la messa in commercio del prodotto finito.
sCHEDA vINO
Descrizione
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Scheda tecnica Valpolicella
Scheda tecnica Amarone
Scheda tecnica Vigna Sere'
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LA TENUTA DAL FORNO ROMANO
Il Metodo
La Cantina
La Tenuta
La Tenuta
La costruzione della tenuta, insieme alla cantina, inizia nel 1990.
Oggi, dopo anni di lavoro, tenuta e cantina sono l’una appendice dell’altra e viceversa, tra loro interagenti ed integrate alla natura circostante.
La tenuta è dimora, stanze adibite ad uffici amministrativi e commerciali; la tenuta è corridoi, colori caldi ed
accoglienti. E’ dependance. La tenuta è vinificazione, la parte moderna, attrezzata secondo i canoni di produzione,
conseguenza di innovazione tecnologica con macchinari all’avanguardia; la cantina è metri e metri più sotto alla parte
abitativa, le pareti a volta, di mattoni, abbracciano le barriques che segregano il vino al suo riposo; la cantina è centro
di silenziosa e frenetica attività.
La tenuta esprime sensazioni forti che arrivano subito, maestosità, solennità, pace, ed è spettacolo anche per gli occhi
più distratti: affreschi allegorici, figure marmoree, stucchi, infissi e soffitti intagliati
nel legno pregiato…
il tutto rifinito
nel dettaglio con gusto assoluto.
La tenuta è cuore della famiglia Dal Forno.
La Cantina
Le porte di legno massiccio a due battenti si aprono a guisa d’invito. Danno il benvenuto al luogo dove la genesi del vino Dal Forno Romano ha inizio.
Accolgono alle fasi della sua crescita e ne raccontano la storia, senza tralasciare alcun passaggio.
E’ in questa cantina che tradizione della vigna e tecnologia si sposano e l’unione è produttiva; qui la ricerca della
qualità sfiora l’esasperazione, se un vino deve rappresentare la realtà Dal Forno Romano, deve essere di una qualità
che mai possa essere discussa.
E’ in questa cantina che Luca, Michele e Marco insieme a papà Romano, sono menti e braccia, ingegno e prestanza,
giovani concreti che si adoperano giorno dopo giorno, nei loro ruoli ben distinti; con l’unione di quattro ardite
personalità, peraltro diversissime tra loro, si raggiunge l’esatta, equilibrata alchimia propria di un grande team.
Il ricordo indelebile degli inizi, al lavoro tutti insieme, ritorna puntuale quando si assapora il frutto che è nato e
cresciuto perfetto.
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Il Metodo
Lavoro. Dedizione. Pazienza. Sacrificio.
Attenzione ai dettagli. Abilità.
Il passare lento ma inesorabile del tempo.
L’utile scandire delle giornate.
La fatica.
L’ipoteca sul domani.
Nulla è lasciato all’ineluttabilità.
Ogni cosa viene programmata. Persino nel silenzio minerale della cantina l’istante è misurato.
La vigna non riposa e va sempre lavorata, ogni vigna è diversa dall’altra, va conosciuta, vezzeggiato ogni tralcio,
accarezzato ogni grappolo, depositato con cura nel morbido letto dell’appassimento.
In cantina sono ammessi solo i membri della famiglia, secondo la volontà della stessa, ma la realtà Romano Dal Forno
si avvale di collaboratori e dipendenti, nonchè di una rete capillare tra partner ed importatori che
operano dal nord America al sud est asiatico.
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La Vendemmia
il Territorio
Il Territorio
Val d’Illasi. Quadro di paradiso.
Testimonianza di indissolubile legame tra
uomo e natura: bellezze naturali si accordano
alle creazioni dell’uomo.
Terra antica, suggestiva, poetica: cipressi incorniciano
le colline disciplinate dai terrazzamenti di viti stagliandosi su
ogni tonalità di blu dei cieli in compagnia di olivi e ciliegi.
Val d’Illasi. Particolarissima la sua forma.
Al sole. Ben ventilata. Ideale per corvina, corvinone, croatina, oseleta, rondinella…
Vallata ispiratrice costante. Guida pensieri, valutazioni e progetti, decide e scandisce i ritmi lavorativi.
Lodoletta. Zona più piana a metà della valle, cullata, vezzeggiata, al riparo dalle colline vicine.
E’ qui che è sita l’azienda Dal Forno Romano.
La Vendemmia
Periodo di festa. Di celebrazione. Di fatica.
La vendemmia parte da metà settembre sino a fine ottobre, anticipata dalla minuziosa selezione dei grappoli migliori.
Ogni acino meno pregiato è eliminato. Il raccolto è depositato in plateaux e lasciato riposare negli ampli locali aperti
del fruttaio, lambito dal costante flusso d’aria.
Novembre è tempo di pigiatura ed uvaggio per il Valpolicella Superiore, per l’Amarone il periodo slitta a dicembre.
Ma prima sono asportati i chicchi avariati durante l’appassimento.
Il vino fermenta nelle vasche di acciaio a temperatura controllata.
Matura in barriques nuove.
In bottiglia è affinato per altri trentasei mesi e solo dopo quest’altro periodo di riposo esce dalla cantina Dal Forno
Romano.
Ogni annata è una scommessa.
Ogni annata diversa.
Ogni annata è risultato di sudore ed aspettativa.
Ogni annata la migliore annata,
aspettandosi di più da quella che verrà.
Si guarda al passato per stimoli nuovi
ed interpretare le annate future.
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VAL D' ILLASI
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Sono tre i nomi – Luca, Michele e Marco – che si alternano vicendevolmente e che, ognuno nel proprio ruolo,
sottolineano la continuità di un progetto generazionale prima che imprenditoriale, famigliare prima che aziendale.
L’altro nome è quello di Romano, Romano dal Forno.
Romano è il capostipite. Con intuizioni visionario artigianali ha dato vita al marchio che porta il suo nome. Dalla
vendemmia del 1983. Simbolicamente rappresentativa di tutto ciò che da quel momento è giunto e che ha influenzato
la sua vita e quella della sua famiglia. I figli Luca, Michele e Marco. E Loretta, sua moglie.
Luca, Michele e Marco proseguono ciò che Romano ha iniziato, con licenza di interpretare e perseguire ogni idea, ogni
obbiettivo, seguendo i canoni della libertà, ma scanditi nel rigore delle fasi di lavorazione, produzione e
commercializzazione: il lavoro della vigna, la vendemmia, la selezione, i tempi di riposo, la svinatura,
l’imbottigliamento, la vendita.
Per interpretare struttura e sapore in maniera attuale, sottolineare la storicità del vino Dal Forno Romano con occhi
contemporanei, recuperare i codici parlanti del lessico aziendale ed esaltarli ci si deve accollare ogni rischio, ci
vogliono impegno, sacrificio, coerenza, in modo che realizzare i propri sogni sia solo il passo successivo.
Romano
Michele
Marco
Luca
La vita è un circolo...
si nasce,
si sbaglia e si cresce,
si raggiungono gli obbiettivi,
si consolidano i successi...
e poi si muore,
lasciando il frutto
di ogni sacrificio
a figli e nipoti.
Luca Dal Forno
"Responsabile Cantina"
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Non dobbiamo inventarci niente..
La natura ci suggerisce tutto.
Bisogna solamente saperla
ascoltare e saperla rispettare.
Marco Dal Forno
"Responsabile Campagna"
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Le fatiche dei
nostri avi
ci rendono fieri
di ciò che
siamo oggi.
Michele Dal Forno
"Responsabile Commerciale"
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La terra è come un grande raccoglitore
di memorie, sacrifici, passioni, gioie e
speranze di chi ormai non c’è più…
E' come un meraviglioso libro
che conserva le impronte del passato
e che, nell’intento di ricercarle,
lascia cadere le proprie che serviranno
a coloro che, con animo sensibile
ne faranno tesoro e buon uso,
allo scopo di proseguire nella passione
per il vino
e per tutto ciò
che dona emozione, quindi la vita.
Romano Dal Forno
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